venerdì 29 giugno 2012

Germogli di una notte di mezza estate (ovvero: fagiolini ripassati con zenzero e rosmarino, e germogli di alfalfa)

Ammetto di essere colpevole. Confesso che questo peccato di gola è stato non solo volontario, ma anche premeditato!
In mattinata ho avuto modo di fare una scampagnata a nord di Roma, nella zona del parco di Veio, rimasta in buona parte preservata dall’urbanizzazione, con scorci tipici dell’agro romano, campi coltivati, boschetti di querce. Nel giardino di casa di un amico ho adocchiato un bellissimo cespuglio di rosmarino “prostrato”, di quelli con i rami che si ripiegano verso il basso, gli aghi corti e carnosi, l’aroma intenso: ho ringraziato la pianta per la sua presenza e ne ho colto qualche rametto.

Sulla strada di casa, sosta al negozio biologico per gli acquisti: dello zenzero fresco, mezzo chilo di fagiolini e… ahimé, ho dimenticato il cipollotto fresco; per chi vorrà ripetere questa ricetta, lo consiglio vivamente (da mettere in padella insieme a zenzero e rosmarino).

E’ ormai sera, il cielo tinto dei bellissimi colori dell’estate, l’atmosfera rallegrata dagli stridi delle rondini che volteggiano basse sopra i tetti dei palazzi.
In cucina, lavo e pulisco i fagiolini, li faccio bollire per dieci minuti con acqua leggermente salata, poi li ripasso brevemente nella padella; vi avevo preventivamente fatto soffriggere, in olio extravergine d’oliva, lo zenzero ed un rametto di rosmarino (solo gli aghi), tagliati fini con una mezzaluna.
Lascio raffreddare, ed ecco pronto questo piatto leggero, saporito, idradante, proprio quello che ci vuole per una calda serata di mezza estate.
Servo nel piatto e guarnisco coi germogli di alfalfa: delizioso!






domenica 24 giugno 2012

Frittelle di ceci con tahin, uvetta e germogli di ravanello

Ecco una ricetta appetitosa di facile preparazione, adatta come antipasto, secondo piatto, o per la merenda… a dir la verità, nel mio caso ha fatto da colazione, per cominciare al meglio questa giornata di domenica!
La base è costituita da una frittella di farina di ceci, una preparazione diffusa in tante regioni italiane, e chiamata panella in Sicilia, cecina in Toscana, farinata in Liguria: è una miscela di farina di ceci e acqua, in proporzione di circa 1 a 3 (nel mio caso, con 100g di farina e 300g di acqua sono venute quattro frittelle molto sottili).
Acqua e farina vanno mischiate facendo attenzione alla formazione di grumi, fino ad ottenere un composto liquido ed omogeneo, che va lasciato riposare per qualche ora (da 8 a 12), coperto con un canovaccio, e rigirando di tanto in tanto.
Trascorso questo tempo, si aggiunge dell’olio extravergine di oliva (un cucchiaio per 100g di farina) e un pizzico di sale: il preparato è pronto per la cottura, che va fatta in una padella antiaderente larga e bassa, messa sul fuoco alto e spolverata con dell’olio di girasole (l’olio è pochissimo, e deve creare un velo appena percettibile); si può procedere con un mestolo alla volta del composto di acqua e farina, che dovrà formare delle frittelle alte appena un paio di millimetri.
Lasciata raffreddare la prima frittella, ne ho spalmato su di una metà del tahin, o crema di sesamo, poi cosparsa di uva passa (ammollata per una buona mezz’ora); infine ho aggiunto i germogli di ravanello e ripiegato in due… forse la sequenza fotografica si commenta senza bisogno di parole.
Ecco pronta la colazione, sostanziosa, ma prima di un giro in bicicletta ne vale la pena: Kanpai!






martedì 29 maggio 2012

Bruschette con hummus di ceci e germogli



Inventare ricette per bruschette e germogli è uno dei miei passatempi preferiti, forse perché i germogli accompagnano benissimo pane tostato, crackers, panini, nonché gallette varie di riso, mais e altro. E poi, anche visivamente creano un bellissimo colpo d’occhio!
Ecco la ricetta della giornata: bruschette con hummus di ceci, da provare sia con i simpatici “Diavoletto” (germogli di ravanello) che con “Oriente” (germogli di alfalfa e fieno greco).

Per preparare l’hummus ho combinato gli ingredienti ad istinto… propongo comunque le seguenti proporzioni, ricavate da un libro di ricette:
Ceci secchi: 150g
Succo di un limone
Tahin (crema di sesamo): 1 cucchiaio
Un pizzico di sale e un filo d’olio extra vergine d’oliva.
Facoltativo aggiungere 1 spicchio d’aglio, 1 cucchiaino di curry e 1 di curcuma, e del prezzemolo.
I ceci vanno messi in ammollo per 12 ore (o meglio 24 ore), e poi cotti (di preferenza in pentola a pressione, che riduce i tempi di cottura e li rende più facilmente digeribili). Al termine della cottura, vanno scolati e messi nel tritatutto insieme agli altri ingredienti, mixando il composto fino a che non diventa cremoso (io ho lasciato che rimanessero dei pezzi di ceci, visibili nella foto): l’hummus è pronto.
A questo punto, si fanno tostare un paio di fette di pane, si spalma la crema di ceci e si guarnisce le bruschette coi germogli: pronti alla degustazione…? Kanpai!






domenica 20 maggio 2012

Insalata di cavolo rapa e germogli di ravanello



Ecco un’altra proposta di ricetta di semplice e rapida esecuzione, saporita e ricchissima di sostanze nutrienti, grazie alla coppia cavolo – ravanello, due veri campioni in termini di contenuto di vitamine, sali minerali e sostanze antiossidanti.

Ecco gli ingredienti per due persone:
-          Un cavolo rapa
-          Ricotta di pecora (di quella da grattugiare) o, come alternativa vegana, il tofu naturale.
-          Germogli di ravanello
-          Capperi (un cucchiaino)

Il cavolo rapa va tagliato e fettine e poi a strisce sottili, disposto nel piatto, e coperto da uno strato di ricotta tagliata sottilissima (o dal tofu). Aggiungere poi i capperi ed i germogli di ravanello, a piacimento.
Come condimento, consiglio un sapore forte come quello dell’aceto balsamico, o dell’olio di sesamo.

Pronto per essere degustato: Kanpai!




mercoledì 25 aprile 2012

Insalata di primavera con fave fresche, capperi, olive e germogli


Con l’arrivo della primavera sto riprendendo a preparare insalate, e a prediligere un’alimentazione che includa una parte consistente di alimenti crudi; il mio stomaco ed intestino si mostrano particolarmente grati di tutto ciò, e ripagano questa scelta favorendo uno stato di leggerezza, sazietà e benessere. Certo, fino al momento in cui non includo nel pasto un piatto di patate fritte :-O) Una volta ogni tanto ci può stare, oggi è giorno di festa...
In questa ricetta includo le fave, le prime della stagione, che proprio in questo periodo hanno una consistenza molto morbida, e possono essere degustate senza essere cotte, dopo aver comunque tolta la parte più esterna.
L’insalata è stata preparata con:
- fave fresche
- foglie di insalata tenera
- qualche oliva senza nocciolo
- alcuni capperi
- germogli di ravanello (in alternativa, si può usare anche l’alfalfa)
- facoltativo: aggiungere della mozzarella tagliata a dadini, o del tofu
Per il condimento, ho scelto il classico olio e limone, con spolverata di sale e pepe.
Buon appetito a tutti: Kanpai!






lunedì 26 marzo 2012

Insalata di puntarelle e germogli di senape

Questa ricetta mi ricorda la barzelletta sugli elefanti nella 500. Nel caso qualcuno non se la ricordi… Come far stare quattro elefanti in una 500? Semplice, due davanti e due dietro!

Oppure quella della giraffa nel frigorifero: come mettere una giraffa in un frigorifero? Semplicissimo: apri il frigorifero, metti la giraffa, chiudi il frigorifero!

In questo caso la domanda è: come preparare un delizioso antipasto di puntarelle e germogli di senape in tre mosse? Semplice: sciacquare le puntarelle capate, disporle nel piatto con i germogli, condire con olio e limone!

Facoltativo: aggiungere dei semi tostati (sesamo, girasole, mandorle), condire con aceto balsamico al posto del limone.

Certo, la barzelletta degli elefanti resta la migliore… :-O)
Kanpai!


Tra l'altro, è un piatto che si presenta molto bene, bello anche solo a guardarsi.

domenica 18 marzo 2012

Germogli di lenticchia in padella con cavolfiore, uvetta e pinoli

Eccomi nuovamente all’opera coi germogli di lenticchia, dei quali sto appassionatamente esplorando l’utilizzo in cucina, con curiosità e gusto critico: quest’oggi la coppia d’attacco vincente è lenticchia e cavolfiore, preparati come segue.
Per gli ingredienti:
germogli di lenticchia: una tazzina
qualche ciuffo di cavolfiore
un cucchiaio di pinoli
un cucchiaio di uvetta, tenuta qualche minuto in ammollo
uno spicchio d’aglio
una cipolla
peperoncino
sale e pepe

Innanzitutto taglio i ciuffi del cavolfiore a pezzi, li lavo e li cuocio per qualche minuto al vapore, finchè non sono teneri.

Nel frattempo, preparo un soffritto con l’aglio, la cipolla e un peperoncino intero; quando la cipolla è ben dorata, aggiungo il cavolfiore, i germogli di lenticchia, l’uvetta (scolata e ben asciugata) e i pinoli.
Ripasso il tutto nella padella, poi metto il coperchio e lascio andare a fuoco basso per pochi minuti: ecco pronto questo piatto di contorno, leggero, salutare, nutriente, con un gusto equilibrato e delicatissimo!

Nella padella:

Nel piatto, insieme ad un primo di farro e spinaci... Kanpai!

sabato 17 marzo 2012

Insalata con mele, uvetta, semi di girasole, germogli di alfalfa

Con l’arrivo di queste belle giornate e temperature decisamente primaverili, mi decido ad esplorare ricette di germogli in insalata. Eccone un primo assaggio!

Qualche foglia di insalata cappuccina (o altra insalata tenera).
Qualche foglia di cicoria da taglio (può essere consumata cruda).
Mezza mela, sbucciata e tagliata a pezzetti.
Un cucchiaio di uvetta, ammollata in acqua per qualche minuto, poi scolata e asciugata.
Un cucchiaio di semi di girasole tostati in padella.
Una manciata di germogli di alfalfa.
Mischiare il tutto in una ciotola capiente, condire con un filo d’olio extravergine di oliva e aceto balsamico, sale e pepe e… gustare in tutta tranquillità come antipasto o contorno: Kanpai!

sabato 25 febbraio 2012

Germogli di Lenticchia e broccoletti

Riguardando il blog, mi è parso di notare una certa discriminazione nei confronti dei germogli di lenticchia, assolutamente ingiustificata peraltro!
I germogli di lenticchia sono veramente gustosi, morbidi e croccanti allo stesso tempo. Inoltre costituiscono una fonte importante di proteine, con tutti gli aminoacidi essenziali, e di ferro: in 100g di germogli si trovano ben 9g di proteine e 3,2 mg di ferro (il 18% della dose giornaliera raccomandata): un vero toccasana, a cui si uniscono quantità rilevanti di vitamina C, vitamina B1, acido folico, fosforo, zinco e potassio.
Desidero allora suggerire ai cari lettori questa semplice e veloce ricetta per un contorno, che illustra le virtù dei germogli di lenticchia quale accompagnamento ad un bel piatto di verdure: broccoletti in questo caso.
Preparo i broccoletti levando la parte più fibrosa del gambo, li lavo e li cuocio al vapore per cinque minuti circa. Nel frattempo, preparo un soffritto (facoltativo per chi vuole tenersi più leggero) con olio extravergine d’oliva, peperoncino, cipolla e aglio, nel quale vado poi a ripassare i broccoletti e le lenticchie.
Ecco che questo bel piatto di verdure e legumi è pronto, quasi più facile a farsi che non a dirsi…
Kanpai!




Strozzapreti agli spinaci e Tuttofare

Eccomi di nuovo qui ad esplorare le potenzialità dei Tuttofare, i celeberrimi germogli di fagiolo mungo della linea Kanpai!, in accoppiata ad una bella pastasciutta.
E che pastasciutta tra l’altro! Si tratta in questo caso di strozzapreti prodotti con una farina speciale, quella di grano duro Timilia. Si tratta di una varietà che era ampiamente coltivata fino a qualche decennio fa, e oggi putroppo quasi scomparsa. L’ho ottenuta da un agricoltore di Raddusa, in provincia di Enna, che si sta dando un gran da fare per rivalorizzarla, insieme ad altre varietà di grani “antichi” siciliani: un lavoro di grande importanza, perché la Timilia è un grano di ottima qualità e proprietà nutrizionali, ma anche una pianta che sul campo resiste alla siccità, alle condizioni avverse, e alle malattie che affliggono invece altre varietà (la “ruggine”). In passato, nelle annate in cui le abbondanti piogge autunnali non permettevano la semina dei cereali autunno-vernini, si riccorreva alla Timilia che veniva seminata invece nei mesi di febbraio o marzo; era anche utilizzata spesso come cultura miglioratrice del terreno.
Una storia molto interessante, che avrà intanto stuzzicato ulteriormente l’appetito dei lettori immagino… torniamo allora alla cucina.
Metto sul fuoco la pentola con l’acqua e, giunta a bollore e salata, verso gli spinaci freschi ben lavati e sgocciolati; con una schiumarola, li tolgo dopo un minuto e li metto da parte. A questo punto posso buttare la pasta.
Nel frattempo, faccio scaldare in una padella dell’olio extravergine d’oliva, insieme ad un peperoncino e uno spicchio d’aglio tritato (facoltativi), e ai germogli di fagiolo mungo, rosolando il tutto a fuoco basso. Aggiungo poi della panna (di soia nel mio caso) e dell’acqua di cottura, in modo da formare una cremina abbastanza densa, e poi gli spinaci, mescolando il tutto.
Infine, scolata la pasta ben al dente, la salto in padella insieme al suo condimento per un ulteriore minuto.
Ecco che questo primo “ad effetto” è pronto per essere degustato… Kanpai!


Un’alternativa:
Per chi volesse, i germogli possono essere aggiunti crudi nel piatto, anziché scottati in padella.

Antipasto di spinaci e germogli di senape

Per questo antipasto semplice, salutare e sfizioso, occorrono degli spinaci freschi, germogli di senape, limone e zenzero.

Gli spinaci posso essere scottati in acqua bollente, oppure cotti al vapore; in entrambi i casi bastano un paio di minuti, per preservare al meglio le proprietà nutritive della verdura.

I germogli di senape vanno mixati insieme al limone e allo zenzero; per chi disponesse di un pestello, è l’occasione giusta per utilizzarlo… in questa occasione regolare anche di sale e pepe.

Gli spinaci possono essere disposti sopra una fetta di pane tostato o, come nella foto, una galletta di riso e mais, e guarniti con il composto di germogli di senape triturati. Si può anche aggiungere una qualche goccia d’olio extravergine d’oliva saporito, o di aceto balsamico.

Buona degustazione di questo antipasto… da Chef.
Kanpai!

venerdì 10 febbraio 2012

Lenticchie: proprietà, utilizzo e conservazione

Proprietà:
Le lenticchie sono i semi di una pianta leguminosa conosciuta e coltivata fin dai tempi antichissimi, e oggi ampiamente diffusa in tutto il mondo.
Se le lenticchie sono note per l’elevato contenuto di proteine e ferro, nei loro germogli questi contenuti nutritivi vengono ulteriormente amplificati in virtù del processo di germinazione: 100g di germogli di lenticchie contengono 9g di proteine, con sufficienti quantità di tutti gli aminoacidi essenziali, e 3,2mg di ferro (il 18% della dose giornaliera raccomandata).
Per questo motivo, sono particolarmente indicati per i vegetariani e, più in generale, come alternativa ad un piatto di carne o pesce (soprattutto se in combinazione con dei cereali).
I germogli di lenticchie sono inoltre un’ottima fonte di vitamina C, vitamina B1, acido folico, e di sali minerali quali fosforo, manganese, zinco e potassio.

Utilizzo in cucina
I germogli di lenticchie possono essere gustati in tante saporitissime ricette: in insalata (con pomodoro e cipolla fresca, oppure carota, sedano e prezzemolo); in un piatto di cereali (riso, orzo, farro) o nelle minestre di verdure (zuppa di patate, di zucca, di carciofi…).
Si prestano perfettamente ad impasti per polpette vegetali (insieme a spezie e verdure), o per delle creme da spalmare su crostini e bruschette (mixate con le olive o i pomodori secchi).
I germogli di lenticchie possono essere consumati crudi o cotti; nel secondo caso, si consiglia una breve cottura al vapore. Se gustati con un piatto di cereali, o una minestra, è sufficiente aggiungerli pochi minuti prima del termine della cottura.

Conservazione
I germogli vanno tenuti in frigorifero, nel loro contenitore,  e si conservano fino ad una settimana.

Diavoletto: proprietà, utilizzo e conservazione

Proprietà:
“Diavoletto”  è il germoglio di daikon, una varietà di ravanello bianco originario dell’estremo oriente, che si ritrova in numerosi piatti della cucina giapponese, cinese, koreana ed altre ancora.
I germogli di daikon sono ricchissimi di vitamina C, di vitamine del gruppo B, e di sali minerali (fosforo, magnesio, manganese, calcio e ferro).
Costituiscono un ottimo integratore alimentare naturale, e sono particolarmente indicati contro tosse, sinusiti e raffreddori perché aiutano a liberare le vie respiratorie. La loro azione antisettica e diuretica, inoltre, favorisce il drenaggio di fegato e reni e ne migliora le funzioni.
Poiché stimolano le secrezione dei succhi gastrici, possono dare disturbi qualora si eccedesse nel consumo.
Utilizzo in cucina
Il piccantissimo Diavoletto può essere pienamente apprezzato se consumato da solo, con un filo d’olio extravergine d’oliva, o con aceto balsamico. Nel caso in cui il sapore risultasse troppo intenso… va provato in insalata, sulla bruschetta e pomodorini, con dei secondi piatti; si accompagna inoltre a meraviglia al formaggio, per terminare un pasto, o come piatto principale (un panino Diavoletto e scamorza, una pasta cacio e pepe al ravanello…).
Vanno consumati crudi per preservare tutti i contenuti nutritivi.
Conservazione
I germogli vanno tenuti in frigorifero, nel loro contenitore,  e sono da consumare nel giro di 4/5 giorni.

Chef: proprietà, utilizzo e conservazione

Proprietà:
“Chef” sono germogli di senape ottenuti dalla germinazione dei semi di senape nera, quelli col gusto più marcato. La senape è una pianta appartenente alla famiglia delle Crucifere, già ampiamente diffusa nel bacino mediterraneo ai tempi dei romani, che la usavano sia nella preparazione di pietanze sia a scopi curativi.
Al tipico sapore intenso e pungente della “moutarde” che tutti conosciamo, Chef unisce le virtù dei germogli, vero e proprio concentrato di sostanze nutritive che aiutano il nostro corpo a mantenersi in salute: come i cavoli infatti, contengono dei composti dello zolfo che rinforzano il sistema immunitario e svolgono un’azione chemio-protettiva. Sono inoltre ricchi di sali minerali (calcio, potassio, fosforo e magnesio), vitamine (A, gruppo B, C) e clorofilla.
La senape stimola il flusso sanguigno ed ha un’azione disintossicante per il fegato. Poiché favorisce la secrezione gastro-intestinale, è bene non abusarne per evitare irritazioni all’apparato digerente.

Utilizzo in cucina
Chef può essere utilizzato direttamente per accompagnare secondi piatti, legumi, contorni (insalate e verdure cotte) e formaggi, oppure sul pane per un semplice spuntino, o ancora per la preparazione di salse come la “vinaigrette” (mescolati con olio, aceto e limone).
Vanno consumati crudi per preservare aroma e contenuti nutritivi.

Conservazione
I germogli vanno tenuti in frigorifero, nel loro contenitore,  e sono da consumare nel giro di 4/5 giorni.

Tuttofare: proprietà, utilizzo e conservazione

Proprietà:
“Tuttofare” sono i germogli di fagiolo mungo, detti anche soia verde e parenti dei fagioli nostrani. Originari dell’India, sono usati nella cucina di molti paesi dell’Asia orientale e meridionale: bolliti, sotto forma di farina, o per l’appunto come germogli.
L’appellativo “Tuttofare” deriva tanto dalla versatilità nell’utilizzo in cucina, quanto dalla completezza dei contenuti nutritivi: nella tradizione yogica, ad esempio, il riso con fagioli mungo costituisce l’unico piatto di una dieta depurativa che apporti comunque abbondanti energie.
I germogli di fagiolo mungo sono un’ottima fonte di aminoacidi essenziali, di fibre, di sali minerali (ferro, potassio, rame, manganese, fosforo e altri) e vitamine (C, K, PP, B1, B2, B5, B6, acido folico). 
All’interno di un pasto, il loro consumo conferisce un senso di sazietà e permette di acquisire contenuti nutritivi essenziali in poche calorie (30 cal per 100g).
Utilizzo in cucina
Tuttofare si presta a tantissimi utilizzi, a cominciare dai piatti di cucina orientale, ma non solo: negli involtini, aggiunti a verdure cotte in padella o nel wok, per un’insalata ricca, con il riso e la pasta per insaporire ed equilibrare il piatto, e per guarnire zuppe e minestre.
Possono anche essere consumati da soli, semplicemente aggiungendo il condimento che si preferisce, o provando una delle numerose varianti: olio e aceto; salsa piccante; capperi, olive e prezzemolo tritati; alghe nori e salsa di soia…
Tuttofare è anche la base ideale per un’insalata mista tutta germogli! Da provare in compagnia di Oriente, Chef o Diavoletto.
I germogli di fagiolo mungo possono essere consumati crudi o previa cottura: al vapore, “stufati” in padella per qualche minuto, aggiunti ad una zuppa a fine cottura, o mescolati al condimento di riso o pasta.

Conservazione
I germogli vanno tenuti in frigorifero, nel loro contenitore,  e si conservano fino a 4/5 giorni.

Oriente: proprietà, utilizzo e conservazione

Proprietà:
“Oriente” è una miscela di germogli di alfa-alfa e fieno greco, due piante di origini medio-orientali (si dice provengano dalla Persia), appartenenti alla famiglia delle leguminose. Il loro utilizzo in cucina e le virtù nutritive erano noti fin dall’antichità: l’alfalfa viene ad esempio utilizzata nella medicina tradizionale cinese per curare disturbi dell’apparato digestivo,  mentre i semi di fieno greco sono tra l’altro uno degli ingredienti del curry indiano.
Alfa-alfa, la "regina" dei germogli, è tra i più ricchi di contenuti nutritivi: è un’ottima fonte di vitamina C, vitamina K, vitamine del gruppo B, acido folico e sali minerali (ferro,  magnesio, fosforo, zinco e altri); è inoltre una buona fonte di proteine (con numerosi aminoacidi essenziali), vitamina A, vitamina PP e calcio, e contiene poi numerosi enzimi essenziali per il processo digestivo.
I germogli di fieno greco sono ricchissimi di sali minerali (ferro,  fosforo, potassio, magnesio)  vitamine A e PP, e di alcuni aminoacidi essenziali; tradizionalmente, al fieno greco sono associate proprietà ricostituenti e un’azione antianemica.
In virtù di queste eccezionali proprietà nutritive, dell’assenza di colesterolo e del bassissimo contenuto di grassi, Oriente costituisce un alimento veramente sano e completo, con un apporto di calorie molto limitato; inoltre, l’elevato contenuto di fibre favorisce una sensazione di sazietà.
Utilizzo in cucina
I germogli Oriente sono croccanti e delicati, con un sapore che può ricordare quello dei piselli freschi, ed un impiego estremamente versatile: possono accompagnare praticamente qualunque piatto, oltre che esser mangiati da soli.
Da consumare in insalata e con le verdure cotte, con la pasta e il riso, per guarnire la pizza o farcire un panino. Ottimi anche a prima colazione con frutta a pezzetti, nello yogurt, coi muesli.
In ogni caso, vanno consumati di preferenza crudi per preservare tutti i contenuti nutritivi.
Conservazione
I germogli vanno tenuti in frigorifero, nel loro contenitore,  e si conservano fino ad una settimana.

domenica 5 febbraio 2012

Rigatoni ai germogli di soia, olive e capperi

Roma è tutta imbiancata, e io indugio tra una passeggiata ad ammirare l’ambiente surreale della città, ed il tepore della casa per dedicarmi alla cucina. Alla fine tutto si risolve con un compromesso: dopo aver camminato sulla neve a Villa Borghese, 25 anni dopo l’ultima nevicata ma ancora che mi guardo intorno con gli occhi gioiosi e stupiti di un bambino, eccomi ai fornelli.
Quest’oggi ho la fortuna di ritrovarmi in dispensa due vere chicche: un barattolo di capperi di Ustica, dal sapore veramente intenso, e delle olive di Gaeta, nere e carnose. La terza chicca è nel frigorifero… un sacchettino di Tuttofare, i germogli di fagiolo mungo Kanpai!
Decido allora di abbinarli per un sugo semplice con cui condire un bel piatto di rigatoni: mentre li faccio cuocere in acqua salata, scaldo nella padella dell’olio extravergine d’oliva, i capperi e le olive a pezzettini ed uno spicchio d’aglio schiacciato.
Scolo la pasta molto al dente e la verso insieme ad una manciata di germogli nella padella, alzando la fiamma e saltando il contenuto a fuoco vivace per un paio di minuti; spengo, dò un'abbondante macinata di pepe, metto il coperchio e lascio che i sapori abbiano il tempo di armonizzarsi.
Ecco che in un battibaleno la pasta scivola dalla padella alla… brace. O piuttosto nel mio piatto: dopo una fotografia, un attimo di contemplazione per questo dono di cibo, ecco la prima forchettata di assaggio.
Cotto e approvato: kanpai!




martedì 31 gennaio 2012

Trofie ai broccoli con germogli di ravanello

La Puglia è una regione per la quale provo un grande affetto, sia per l’incredibile simpatia dei pugliesi, sia per i tanti amici originari di quella terra.
L’altro giorno ho ricevuto in dono da un’amica di rientro da Serracapriola, paese nei pressi del Gargano, un pacchetto di trofie: mi ha consigliato di cucinarle come fanno lì… e allora perché non provare una bella pasta ai broccoli, mi son detto, tanto più che questa ricetta è molto semplice e salutare.
Ho messo a bollire l’acqua e vi ho buttato le trofie; nel frattempo, avevo pulito i broccoli che ho aggiunto alla pasta a tre minuti dal termine cottura (5 minuti per chi li volesse molto cotti). In una padella, ho fatto scaldare dell’olio extravergine d’oliva con uno spicchio d’aglio schiacciato e, scolati pasta e broccoli, li ho fatti saltare nell’olio a fuoco vivo per un minuto, spolverando di pepe: ecco che la pasta era pronta per essere servita!
Una volta nella ciotola, ho guarnito il tutto con una bella manciata di germogli di ravanello, mischiato e… gustato il piatto in sana letizia: Kanpai!

Per questa ricetta, si possono usare pasta e broccoli in uguale proporzione (ad esempio, per 4 persone, 360g di trofie e circa altrettanti di broccoli).
Ho anche tenuto da parte l’acqua di cottura che, vista la giornata invernale, ho ben apprezzato come brodo caldo accanto alla pasta.

Si può anche provare questo piatto con germogli di alfalfa.





lunedì 16 gennaio 2012

Purè di patate e zenzero con germogli di ravanello

La seconda ricetta della serata a base di germogli è un semplice purè di patate reso originale dall’aggiunta di zenzero fresco, e da germogli di ravanello serviti a parte in una tazzina.
Per il purè ho impiegato:
1Kg di patate, sbucciate, tagliate a pezzetti, cotte al vapore un quarto d’ora e tritate con lo schiacciapatate.
500 ml di latte di soia, riscaldato e versato bollente nella purea di patate.
Un pezzettino di burro, sale, pepe e noce moscata.
Un bel pezzo di zenzero tagliato a pezzettini (difficile dire la quantità, ma sufficiente per conferire al preparato un sapore molto delicato).
I germogli di ravanello sono stati conditi con un filo d’olio extravergine d’oliva.



Spero che qualche lettore abbia voglia di sperimentare questa ricetta, la consiglio vivamente… kanpai!

Piselli con germogli di fagiolo mungo

Ho invitato un po’ di amici a casa per una serata a tema letterario: lettura di poesie e brani per condividere pensieri ed idee. Fra i vari testi e citazioni, Kafka sulla spiaggia di Murakami, Alessandro Baricco, Umberto Eco, Satish Kumar e “haiku”, una forma di poesia giapponese composta da tre soli versi.
Prima della condivisione però, ho stuzzicato l’appetito degli ospiti con alcune ricette gustose, fra cui due a base di germogli; la prima è un piatto molto semplice e veloce a base di piselli e germogli di fagiolo mungo, i celeberrimi “Tuttofare” del listino Kanpai!, il tutto cotto in padella.
Taglio a pezzettini uno spicchio d’aglio ed una cipolla, e faccio soffriggere a fuoco lento in olio extravergine d’oliva, insieme a due peperoncini piccanti lasciati interi; poi verso nella padella i piselli (surgelati, ma preventivamente decongelati per avere una cottura più rapida e uniforme… io preferisco così nonostante le indicazioni sulla busta), aggiungo un paio di cucchiai di brodo (sarebbe sufficiente anche acqua), metto il coperchio e lascio cuocere per qualche minuto, ricordandomi di rigirare di tanto in tanto.
Al termine, aggiungo un’abbondante manciata di germogli che lascio stufare col calore di cottura per un minuto: il piatto è pronto!
Servito sul piatto di portata fa un grande effetto, gustato (freddo in questo caso) un vero successo, peccato non ce ne fossero di più… Kanpai!